I fini della proposta educativa della Branca, comuni a tutta l’Associazione, sono presentati in maniera adeguata all’età, rispettando i tempi di crescita dei singoli e della comunità; ad essi debbono ispirarsi tutte le attività del Reparto sia nella fase di preparazione che in quella di realizzazione, sia, infine, in sede di verifica.

Attraverso monti e valli, con le bellezze del paesaggio che mutano ad ogni passo, ti senti un uomo libero.

Il punto di forza del metodo è vivere l’avventura, possibilmente all’aria aperta, in cui i ragazzi/e non solo si cimentano in prima persona in attività originali che difficilmente si ritrovano all’esterno dello scautismo, ma possono diventare essi stessi gli ideatori di queste attività, attraverso il sistema delle pattuglie. Obiettivi finali dello scautismo in età esploratori/guide sono: lo spirito di gruppo, la responsabilità, l’autonomia, il corretto sviluppo fisico, la formazione del carattere, il senso civico, la ricerca della propria spiritualità.

La strada di crescita personale percorsa da ciascun Esploratore o Guida, una volta pronunciata la Promessa, è segnata da tre tappe (scoperta, competenza e responsabilità), che ispirandosi a momenti successivi di maturazione della personalità del ragazzo ne sottolineano un aspetto predominante che non esclude gli altri.

È il desiderio di conoscere le regole del gioco scout, gli incarichi di squadriglia, i posti d’azione, la voglia di vivere le uscite e affrontare nuove esperienze, il desiderio di far parte di questa grande famiglia che è lo scautismo. Il raggiungimento di questa tappa avviene tramite la promessa.

Si consegue con l’esperienza che il ragazzo si fa durante l’anno tramite le uscite, le attività e le specialità che permettono di approfondire i propri talenti, le proprie conoscenze, ma anche conoscere i propri limiti. Il tutto avviene sempre in accordo con i capi Reparto stabilendo e scegliendo insieme obbiettivi e mete. Altri mezzi per ottenere la tappa della competenza possono essere i campetti di specialità, i brevetti, le imprese di squadriglia e/o di reparto dove ognuno mette a disposizione le proprie conoscenze.

Solitamente viene data ai capi sq. e vice capi sq o ai ragazzi del 4° anno quando hanno raggiunto un vero senso di responsabilità verso la sq per es. durante le uscite di squadriglia, nelle imprese di sq. mettendo la propria COMPETENZA al servizio della squadriglia o del reparto. Si impegnano ad accogliere i ragazzi che passano dai lupetti al reparto o i nuovi arrivati cercando di farli ambientare. Sono punti di riferimento del reparto, su di loro si può fare affidamento.

La Legge, con i suoi inviti al fare, all’agire, va vissuta come la tensione verso valori che accomunano tutti gli scout, assumendo altresì, in questa età, un significato di iniziazione allo sviluppo della coscienza morale. Per questo la tensione verso la Legge è costante nel tempo e favorisce negli esploratori e nelle guide un riferimento lungo il sentiero della progressione personale.

Affinché non si crei nella mente dei ragazzi l’idea di una distanza incolmabile tra la pratica quotidiana e gli ideali della Legge, i capi avranno l’attenzione di porla come punto di riferimento costante nel sentiero di ogni esploratore e guida e nelle verifiche di reparto, aiutandoli a viverla come stimolo e ragione di fiducia nella propria capacità di miglioramento. La Legge è così formulata:

  1. pongono il loro onore nel meritare fiducia;
  2. sono leali;
  3. si rendono utili ed aiutano gli altri;
  4. sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout;
  5. sono cortesi;
  6. amano e rispettano la natura;
  7. sanno obbedire;
  8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà;
  9. sono laboriosi ed economi;
  10. sono puri di pensieri, parole e azioni.

Il motto degli Esploratori e delle Guide è ” sii preparato “. E’ importante perchè richiama alla responsabilità ad aiutare gli altri, alla competenza

Ricorda agli Esploratori ed alle Guide l’impegno, preso con la Promessa, di aiutare gli altri in ogni circostanza e quindi saper cogliere le occasioni adatte per farlo ogni giorno. Questo termine aiuta a pensare a tale impegno in maniera da sviluppare la creatività, da saper afferrare il momento per fare una gradita sorpresa a qualcuno, da non aspettarsi ricompensa.

L’annuncio costante e fedele del Vangelo fa parte integrante della proposta educativa del Reparto. Il modo di vivere dell’ Unità, le sue attività, il clima che vi si crea, lo stile e il modo di porsi dei Capi debbono rappresentare un aiuto nel rapporto personale con Dio che il ragazzo è chiamato a vivere. L’educazione alla fede non è quindi appannaggio riservato all’Assistente Ecclesiastico ma è un impegno dei Capi e della Comunità Capi in rapporto di fraterna collaborazione con la chiesa locale.