Il motto della Branca Rover/Scolte è “servire”.

La Branca R/S propone ai giovani un cammino di crescita proporzionato alla maturità dei singoli. Questo deve essere tenuto presente in tutte le attività della Comunità R/S.
Tale cammino richiede al Novizio, al Rover, alla Scolta un impegno per mete concrete da raggiungere, un’attenta riflessione sulle esperienze vissute e sul proprio livello di autoeducazione, un confronto con la Comunità. Per far questo diventano utili strumenti come la “revisione di Comunità” o il “deserto” per verificare con se stessi o con gli altri la propria progressione; il “taccuino di marcia”, per annotare e riflettere sulle esperienze vissute, il dialogo con i Capi e i membri della Comunità.
Il singolo sottolinea questa sua progressione nella Comunità con alcune tappe significative: la salita al Noviziato, la firma dell’impegno, la Partenza. Questi tre momenti importanti della vita della Comunità di R/S sono vissuti nell’ambito di “cerimonie” che ne sottolineano l’importanza anche nei segni e nello stile. Queste cerimonie, a cui partecipa tutta la Comunità R/S e che derivano dalle tradizioni della Comunità e le consolidano, sono vissute nella semplicità che è caratteristica dello Scoutismo.

Il Roverismo/Scoltismo è una proposta educativa che:

  • vede i giovani come veri soggetti della loro crescita;
  • deriva da una visione cristiana della vita;
  • tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con il creato, con gli altri;
  • è attenta a riconoscere nel mondo dei giovani, valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni.

I giovani sono i veri soggetti della propria crescita perché, come persone spiritualmente libere, scelgono se accettare il cammino proposto dalle Branche, valutando i singoli aspetti della proposta stessa. La loro crescita diviene possibile grazie al rapporto educativo che si instaura nella Comunità R/S fra i giovani e gli adulti e anche fra i giovani stessi.
In un clima che si sforza di essere fraterno e attraverso una metodologia che si sforza di rispettare i tempi di crescita dei singoli, i Rovers e le Scolte si impegnano ad attuare e verificare, con l’aiuto degli altri, un cammino di crescita che, pur essendo personale, cerca di essere adeguato al passo di tutta la Comunità.

Il Roverismo/Scoltismo propone la coeducazione, cioè la crescita insieme di ragazzi e ragazze, con la contemporanea azione educativa di Capi uomini e donne, nella fiducia che anche questo possa favorire la scoperta delle differenze e dei valori delle persone e lo stabilirsi di rapporti umani arricchenti fra l’uomo e la donna.

Strada, Comunità e Servizio costituiscono i tre elementi, complementari ed indissociabili, del Metodo R/S, cui si ispirano le concrete attività delle Branche. Essi derivano da una visione globale dell’uomo che è:

  • in cammino sulla sua Strada, esperienza di vita povera ed ascetica, di disponibilità al cambiamento, di impegno a costruire se stesso con pazienza e fatica;
  • in concreto atteggiamento di disponibilità all’incontro con gli altri, alla condivisione di gioie e sofferenze, di speranze e progetti;
  • pronto al Servizio, che diviene modo normale di relazione con i fratelli, oggetto del cuore del suo amore.

La comunità R/S vive i suoi momenti più intensi in cammino. Infatti, camminare a lungo sulla strada permette di conoscere, dominare e superare se stessi e dà il gusto all’avventura; portare a lungo lo zaino e dormire sotto la tenda insegnano l’essenzialità e il senso della propria precarietà; camminare nella natura insegna a vedere le cose e se stessi come creature di Dio, fa immergere nell’ambiente originario di vita, rende maggiormente coscienti del proprio corpo, rispettosi e amici degli uomini, degli animali, delle piante, dell’ambiente tutto; camminare con gli altri e incontro agli altri insegna l’amicizia, la fraternità e la solidarietà. Ma, soprattutto, vivere la spiritualità della strada permette di cogliere come tutte queste esperienze sono doni di Dio che aiutano ad arrivare a Lui.

La Comunità è un mezzo educativo che aiuta i singoli componenti a scoprire e maturare la propria vocazione personale, a conoscere la realtà che li circonda e ad agire in essa. Perché questo avvenga è necessario che la Comunità dedichi del tempo alla propria crescita, in modo che si crei un clima sereno, semplice e fraterno dove ognuno sa di poter contare sugli altri in qualsiasi momento, dove vi è desiderio di ricerca, disponibilità al cambiamento, volontà di impegnarsi.
E’ durante l’incontro di questa Comunità che si attua l’esperienza ecclesiale dell’annuncio, della catechesi e della liturgia; la preparazione dei programmi e la verifica della loro realizzazione; la comunione di esperienze e problemi; l’ascolto e la correzione fraterna; l’approfondimento, nel “capitolo”, di temi particolarmente importanti; la strada e tutte le altre attività suggerite dal Metodo delle Branche. La comunità è poi sempre attenta a non divenire chiusa, tale cioè da escludere il Rover e la Scolta da altri ambienti, come ad es. la famiglia, la scuola, gli amici, la parrocchia, l’ambiente di lavoro, il quartiere, il paese, ecc… Per questo, i Capi della Comunità R/S si interessano agli ambienti nei quali i singoli membri e la Comunità stessa vivono ed operano.

Il Servizio è la sintesi della proposta educativa e l’elemento unificante dei vari interessi, delle attese personali, delle attività e dei valori proposti. Ciò nasce dalla convinzione che una persona trova la sua completa dimensione nel fare il bene degli altri, ad imitazione di Gesù, che non è venuto nel mondo per essere servito, ma per servire.
L’educazione al servizio deve essere graduale ed implicare per ogni Rover e Scolta un impegno gratuito e stabile, a cui si è chiamati da altri, in cui si impara a donare con competenza, avendo saputo accogliere i bisogni di chi sta intorno.
Pur essendo svolto per gli altri e contribuendo quindi al cambiamento della realtà, il servizio del Rover e della Scolta è principalmente mezzo di autoformazione e richiede dunque verifiche e attenzioni particolari.
Il Servizio può essere svolto in Associazione o in altri ambienti, anche non nel campo dell’educazione, ma privilegiando strutture ed ambienti dove sia possibile un rapporto con le persone e una continuità compatibile con la appartenenza alla Comunità.
Il Rover e la Scolta si preparano al servizio partecipando anche alle occasioni di qualificazione e confronto offerte dall’Associazione o da altri Enti. E’ opportuno che i Rovers e le Scolte scelgano a quale richiesta di servizio rispondere: i Capi, eventualmente, li aiuteranno con opportune proposte, ricavate dalle scelte fatte dalla Comunità Capi ed espresse nel progetto educativo.